Contratto a tempo determinato: si applica la disciplina straniera solo se più favorevole per il lavoratore

Con la sentenza  n. 22932 del 13.09.2019 la Corte di Cassazione ha enucleato che «In tema di contratto di lavoro a termine, la disciplina straniera, sebbene richiamata dalle parti quale “lex contractus”, non può trovare applicazione se meno favorevole per il lavoratore rispetto alla legge italiana applicabile quale “lex fori”, determinandosi, in caso contrario, la violazione del limite dell’ordine pubblico internazionale nella cui nozione, anche in considerazione della normativa dell’Unione Europea, rientrano la centralità dell’impiego stabile e la limitazione all’utilizzo del lavoro precario».

Consulta l’allegato: 22932 del 2019.pdf

Torino

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