Rispettivamente in data 21 e 22 novembre 2023, il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea hanno adottato la loro posizione negoziale sulla proposta di direttiva recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni, anche nota come direttiva sul diritto alla riparazione o R2R.
Il testo mira a rimuovere gli ostacoli che disincentivano la domanda di riparazione da parte dei consumatori e, di conseguenza, a ridurre l’impatto ambientale del consumo di massa.
Tra le varie iniziative in discussione, è stato proposto che, nell’ambito della garanzia legale, i venditori siano tenuti riparare i prodotti interessati qualora la riparazione risultasse più conveniente o ugualmente costosa rispetto alla sostituzione. Al di fuori della garanzia legale, invece, è stato proposto un nuovo obbligo di riparazione per i produttori. Inoltre, è stato avanzato che i riparatori indipendenti, i professionisti del ricondizionamento e gli utenti finali abbiano accesso a tutti i pezzi di ricambio, alle informazioni e agli strumenti necessari per effettuare riparazioni ad un costo ragionevole. Infine, è stato prospettato un divieto delle pratiche anti-riparazione, come tecniche contrattuali o quelle basate su hardware o software.
Nelle prossime settimane è previsto l’inizio dei primi negoziati interistituzionali.
Link alla proposta della Commissione europea: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52023PC0155
Link al comunicato stampa del Parlamento europeo: https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20231117IPR12211/diritto-alla-riparazione-rendere-la-riparazione-piu-accessibile-e-conveniente
Link al comunicato stampa del Consiglio europeo: